Pietro Bonelli Group

In questo progetto si possono percepire echi, di tutte quelle influenze che hanno caratterizzato la scrittura musicale di Pietro Bonelli che vanno soprattutto dalla musica latina (Bossa Nova,Tango) al modern jazz.

L’uso sapiente della chitarra elettrica, acustica e classica, riflette una concezione dello spazio sonoro che dilata i confini. Tali caratteristiche gli permettono di creare un universo musicale originale e dal forte impatto emotivo. Bonelli come compositore, combina differenti stili senza perdere mai di vista l’aspetto melodico.

La stretta sintonia tra la sua chitarra e il pianoforte di Mario Zara, è frutto di una collaborazione ventennale tra due forti personalità, paragonabile a memorabili partnership che hanno fatto la storia del jazz, come quelle fra Pat Metheny e Lyle Mais, Jim Hall e Sonny Rollins, Bill Frisell e Joe Lovano, Kurt Rosenwinkel e Mark Turner.

Nel disco, il quartetto grazie a un’alchimia esaltante e forse irripetibile, ha concepito un lavoro nel quale ciascun componente della band lavora al servizio del gruppo evitando assoli narcisistici e puntando su esibizioni live intense che lasciano trasparire la grande passionalità, e ovviamente la tecnica di questi musicisti.

Le tracce portano quasi tutte la firma di Bonelli e data la coerenza d’insieme paiono essere brani di un concept-album.

Momenti di suadente dolcezza e di suggestiva aggressività, convivono, governati da un innato gusto melodico.

Quartetto

Pietro Bonelli (chitarra acustica & elettrica)
Mario Zara (pianoforte)
Ezio Salfa (basso elettrico)
Giorgio Di Tullio (batteria)